Grazie alla commissione informatica dell’Ordine degli Ingegneri di Como, abbiamo visitato il data center di Aruba a Ponte San Pietro (BG).
Aruba S.p.A. è una società che offre servizi e-mail, di web hosting, server dedicati, servizi PEC, firma digitale oltre che soluzioni di Cloud Computing.
In una area di 200.000mq, dove un tempo operava la ditta Legler nel campo tessile, sorge ora un innovativo data center, il più grande d’Italia. I progettisti hanno individuato quest’aerea, in quanto storicamente non è mai stata interessata da esondazioni (si trova in aerea rialzata e non esondabile) o terremoti e risulta ubicata in un’area strategica tra Milano e Bergamo, facilmente interconnessa con il tessuto viario circostante.
Già la ditta Legler utilizzava per la produzione di energia una centrale idroelettrica alimentata dal vicino fiume Brembo. L’attenzione alle energie rinnovabili è rimasta ancora adesso, in quanto una quota (circa 2MW) dell’enorme energia (attualmente circa 15MW, ma l’intero campus in progetto con le espansioni future arriverà a 90MW) occorrente al data center viene prodotta dalla centrale idroelettrica e dall’impianto fotovoltaico; limitatamente a quest’ultimo, il responsabile che ci ha accompagnato durante la visita, Luca Oliva, ci ha raccontato sui progetti futuri atti ad incrementare la quota di utilizzo dell’energia solare.
Il sistema di raffreddamento geotermico ad acqua di falda del circuito primario agisce sugli scambiatori di calore (ridondanza 2N) che raffreddano il circuito secondario verso le sale dati.
L’area è dotata di 7 diversi perimetri di controllo, accessibili con sistemi di autentificazione basati su PIN + badge o sistemi biometrici, dotati di vigilanza h24.
Il data center dispone di un’infrastruttura dark fiber proprietaria, con un doppio percorso verso il Caldera Business Park di Milano; è inoltre collegato con i principali carrier nazionali ed internazionali.
Tutti gli impianti e le strutture sono state progettate e costruite per rispettare i massimi standard di resilienza previsti dal livello Rating 4 (former Tier 4) ANSI/TIA 942-A. Il termine “Tier” è stato utilizzato per lo standard ANSI/TIA-942 fino all’edizione del marzo 2014. Nell’edizione del marzo 2014, il termine “Tier” è stato sostituito da “Rating”.
Rating 4 classifica un data center come infrastruttura in grado di evitare interruzioni dei servizi anche in presenza di guasti gravi, grazie alla ridondanza degli impianti, percorsi multipli di alimentazione e raffreddamento degli apparati.
Il Power center è situato nell’hangar, una bella struttura in cemento armato, (il vecchio magazzino della ditta Legler), dove ci sono 4 container (due moduli ridontanti 2N+1), con spazi di espansione per altri moduli. Il doppio power center contiene 12 moduli ridondati composti da container facilmente scalabili e sostituibili. Ogni modulo è composto di 4 container sovrapposti: 2 per le batterie, 1 per i gruppi di continuità UPS ed 1 per il power center. In soccorso in caso di guasti o calamità ci sono anche dei generatori di emergenza ridondati con circa 48h di autonomia.
Dell’intero complesso è realizzato il “data center A” (DC-A), occupato già per il 60% della sua capacità. Le espansioni future prevedono ulteriori 4 sale (B-C-D ed E). DC-A contiene 10 sale ciascuna delle quali può contenere fino a 300rack con 49 server ciascuno.
Dalla seconda alla quarta rivoluzione industriale: dall’industria tessile della fine del 1800 ad una modernissima “industria” del nuovo millennio: un bell’esempio di riconversione industriale!