Vedo gli oggetti come fossero al centro di una rete di relazioni con l’ambiente, relazioni d’affetto e di reciproca simpatia[1]. Le frasi brillanti e forti di Achille Castiglioni richiamano la nostra attenzione mentre ci incamminiamo all’interno del MAX di Chiasso per una delle visite speciali che la dottoressa Cavadini organizza per noi ingegneri dell’Ordine di Como. Genio, semplicità, vita quotidiana uniti dalla creatività di un visonario laureato tra le guerre mondiali che amava la propria famiglia, gli amici e la professione. Un mondo colorato che esprime un’ eloquenza espressiva capace di far rivivere forme e oggetti del quotidiano in una nuova ottica, in una nuova funzione, rendendola arte riprodotta industrialmente. Il legame tra bellezza, costi, forma e funzione ricercato agli inizi del ‘900 ma ottenuto solo da pochi padri del designer come Castiglioni stesso e Alvar Aalto è davanti ai nostri occhi. Nella mostra è forte e prepotente quel concetto di Ready Made che troviamo in gran parte delle sue creazioni, dal Mezzadro del 1957 che diventa una seduta ergonomica che ha sostenuto migliaia di professionisti a partire dagli anni sessanta in poi, alla Sella prodotta da Zanotta per ascoltare e dialogare attraverso il telefono. L’invenzione del Rompitratta, che tutti noi utilizziamo abitualmente, di cui Castiglioni non ha depositato i diritti perchè credeva che fosse una componentistica su cui non si dovesse lucrare dal momento che doveva semplificare la vita delle persone. Dalle collaborazioni con la Flos (Arco, Taccia, Frisbi,..) che illuminano il proseguo della mostra, interrotta anche da utensili Alessi o arredi del quotidiano, si passa alla riproposizione dell’entrata del suo studio milanese con lo specchio a 45° e a concept, alle immagini e ai modelli sia dei suoi allestimenti scenografici sia delle mostre in cui la radio e il nuovo modo di comunicare diventano stimolo per la creazione di un nuovo modo di pensare e vivere la società. La Brionvega RR126 sorride ai visitatori e sembra voler propagare suoni diversi e vivi da adattare ad ogni ambiente, come il maestro insegna.
Allestire per stupire e stupire per ricordare. Gioco, Divertimento e Comunicazione nella funzione che è una bella forma: parola di Achille Castiglioni
[1] Pg292 AA.VV., Achille Castiglioni visionario. L’alfabeto di un designer regista, SKIA EDITORE, maggio 2018