Data:
2 Aprile 2019

Sede dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Como.

ACQUISIZIONE DELLA CASA E NASCITA DI ALESSANDRO VOLTA.
Casa Volta sorge all’interno dell’ambito urbano di Contrada Porta Nuova, urbanisticamente protetto dalle antiche mura medievali. Il nucleo originario dell’abitazione viene acquistato da Zanino Volta di Laveno nel 1536 e dopo due secoli, in cui la famiglia Volta non eseguirà sostanziali ristrutturazioni, vedrà nel 1795  la nascita del celeberrimo scienziato comasco. Le opere di ammodernamento avverranno dopo il 1794, grazie all’insistente volontà della contessa Teresa Peregrini che Alessandro sposa all’età di 49 anni. I grandi lavori hanno inizio nel 1803 con l’acquisizione della porzione nord di proprietà della famiglia Raimondi. In linea con lo stile neoclassico imperante in quel periodo, viene progettato e realizzato lo scalone su pianta quadrata che permette l’accesso al piano nobile. Esso è sovrastato da una volta dipinta in cui è rappresentata l’apoteosi della famiglia ed è contorniato da un grande e suggestivo loggiato con ampie arcate che si aprono sulla scala stessa. Nel 1827 Alessandro Volta muore nella villa estiva di Camnago, località in cui viene sepolto.

 

DOPO LA MORTE DI A. VOLTA:
la moglie prosegue nell’intento di abbellire la casa. Accanto ai busti degli importanti personaggi lariani dipinti sulla volta dello scalone, commissiona quello del marito Alessandro. In continuità col grande loggiato, la stessa Contessa arreda la Sala della Conversazione che presenta due affacci sulla via e un suggestivo camino marmoreo. Alla sua morte, avvenute nel 1841, lascia in eredità le due unità immobiliari ai figli Zanino e Luigi, che nel 1861 decideranno di ampliare mediante l’acquisizione delle unità immobiliari confinati a nord. I nuovi ambienti, ivi compresa la bella sala della musica con ampio soppalco per i musicanti (ora di proprietà dello studio legale), sono caratterizzati dallo stile romantico.

 

COMPLESSO EDILIZIO DI VIA VOLTA:
Nel 1888, dopo l’apertura di due breccie a nord e ovest nelle mura medievali, la Contrada di Porta Nuova viene denominata via Volta ed assume un carattere urbano non molto diverso dall’attuale. Il complesso edilizio contente la Casa Volta si articola in due androni di ingresso che conducono a due cortili diversi accomunati dall’avere il giardino a ridosso delle mura. Nonostante l’eterogenità delle unità immobiliari, sottolineate dai molteplici passaggi di proprietà (tra cui si annoverano Rovelli e Baragiola), dal fronte stradale l’unità viene ottenuta dalla facciata tardo-neoclassica sormontata dal grande timpano neoclassico, posto a metà tra i due androni.

 

SEDE DELL’ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI COMO:
nel 1967 Mario Bernasconi, presidente dell’Ordine, acquista dagli eredi Baragiola la porzione del piano nobile che si affaccia sulla via e da cui si accede mediante lo scalone neoclassico con sovrastante loggiato (di cui si è detto in precedenza), le cui arcate sono state tamponate da vetrate nell’800 per essere utilizzate anche nelle stagioni fredde poiché era il camino. L’ambiente, che oggi ospita la Segreteria dell’Ordine, è caratterizzato in basso -+9da un suggestivo pavimento ligneo con intarsi di essenze diverse il cui accostamento disegna una serie di suggestivi labirinti porspettici e in alto da un soffitto a volta ribassata decorata da stucchi dipinti e dorati. Sulle pareti sono presenti delle consolle in legno dipinto e dorate con sovrastanti specchiere. Da qui si accede alla Sala della Conversazione, ora adibita all’accoglienza a supporto dei Convegni, che si distingue per un’architettura di transizione dal neoclassico al romantico in cui dominano un camino marmoreo e il soffitto a volta ribbassata dipinto a grottesche, con fondo a colori vivaci che riflettono la luce in modo variabile a seconda del corso della giornata. L’ambiente successivo è il Salone dei Ricevimenti, oggi sala Convegni, in cui è presente un delicato stile romantico. La volta ribassata è decorata da stucchi e da dipinti il cui soggetto sono vasi di fiori (soprattutto rose) in cui non è alieno il gusto neoclassico amato dagli eredi Volta che fa capolino nelle retrostanti prospettive costituite da architetture classiche. Sulla parete sud campeggia un bellissimo camino di marmo e un busto di Alessandro Volta. Attraverso un disimpegno, formato da due concavità rossastre, si raggiunge la Biblioteca che oggi funge da saletta caffè su cui campeggia la scritta in latino Semper Amici, quasi a sottolineare lo spirito si comunanza, condivisione e solidarietà che caratterizza oggi l’appartenenza all’Ordine degli Ingegneri.