PMI 4.0: MACCHINE E PERSONE

In occasione di INNOVAIMPRESA, si è svolto all’ELMEPE di Erba, sabato 17 novembre 2018, il convegno “ PMI 4.0: MACCHINE E PERSONE – Il punto di vista degli ingegneri”.

Data:
8 Aprile 2019

In occasione di INNOVAIMPRESA, si è svolto all’ELMEPE di Erba, sabato 17 novembre 2018, il convegno “ PMI 4.0: MACCHINE E PERSONE – Il punto di vista degli ingegneri”.

Con i colleghi della Commissione Ingegneria dell’Informazione di Lecco abbiamo organizzato questa iniziativa allo scopo di presentare diversi aspetti del tema della quarta rivoluzione industriale visti dalla parte degli ingegneri.

Industria 4.0 indica uno scenario in cui le tecnologie digitali consentono alle imprese industriali di incrementare la propria competitività ed efficienza tramite l’interconnessione e la cooperazione delle proprie risorse: persone, macchine, dati.

Da qui il titolo del nostro convegno dedicato in particolare alle Pmi: il cambiamento  non è fatto solo di macchine, ma anche, anzi soprattutto, di persone.

 

Programma

Il cambiamento in azienda        

Ing. Alberto Bazzi

Le tecnologie a portata di mano          

Ing. Francesco Meroni

Testimonianze di aziende che hanno introdotto la digitalizzazione della fabbrica:

– Up Solutions Srl   Dott. Antonio Pozzi

Ottimizzazione del controllo di gestione della catena produttiva grazie ai dati raccolti dalle macchine. Il caso di Roncoroni Spa.

Synesis                   Ing. Mauro Mazzolini

Digitalizzazione di fabbrica per il monitoraggio continuo della qualità di processo e prodotto.

Interconnessione ed integrazione: le chiavi di volta dell’iperammortamento

Ing. Nadir Milani

Perché Industria 4.0 non piace alle Pmi. Come superare le criticità

Ing. Massimiliano Cassinelli

 

Il cambiamento in azienda (Ing. Alberto Bazzi)

«Complicare è facile, semplificare è difficile… tutti sono capaci di complicare, pochi sono capaci di semplificare» – Bruno Munari.

Prendendo spunto da questa citazione si vuole rimarcare che le persone sono e saranno alla base di tutti i prossimi cambiamenti organizzativi legati al digital transformation e all’industria 4.0.

Un’organizzazione è fatta di persone e deve saper riflettere incessantemente sul miglioramento continuo, a prescindere dal tipo di processo, cercando gli sprechi, eliminandoli e contemporaneamente migliorando l’offerta ai clienti.

Per questo occorre ripartire dai fondamentali ed imparare a riconoscere il vero valore per il cliente

È importante prima di tutto saper accettare le sfide, saper lavorare in gruppo ed avere rispetto delle opinioni altrui. Un ingegnere meccanico deve saper dialogare con l’ingegnere informatico e/o con l’operatore addetto all’assemblaggio; questo perché lavorare in team e avere rispetto delle persone a qualsiasi livello aziendale ci confrontiamo è un aspetto fondamentale quando parliamo di industria 4.0.

E’ importante anche saper ragionare sui flussi. Dobbiamo cercare di capirli e razionalizzarli, linearizzarli.

La nuova fabbrica digitale si caratterizza per un flusso di comunicazione interno in tempo reale tra le postazioni di lavoro, i reparti; questo permetterà il controllo a distanza della produzione.

Alle persone resterà il compito fondamentale di progettare i sistemi e quello di controllarli e correggerli, oltre che all’apporto creativo del miglioramento continuo dei processi.

Saranno i team aziendali (le persone) a trasformare Industry 4.0 nel successo o nel fallimento dell’impresa.

Sarà necessario lavorare in prima battuta sulla leadership delle persone, sul loro modo di comunicare, la loro propensione al cambiamento e miglioramento.

Le persone sono l’elemento irrinunciabile per qualsiasi cambiamento, solo allenando la creatività delle persone è possibile raggiungere una giusta integrazione tra tecnologie e processi.

 

Le tecnologie a portata di mano (Ing. Francesco Meroni )

Nel Settembre 2016 in Italia è stato varato un piano “Industria 4.0” con lo scopo di incentivare le imprese all’utilizzo delle “tecnologie abilitanti” nei propri processi per aumentare la flessibilità, migliorare l’efficienza produttiva, ridurre i costi, incrementare la qualità del prodotto ed in definitiva la competitività dell’impresa stessa nel mercato.

Il piano ha avuto un buon successo, soprattutto tra le grandi e medie imprese, stimolando gli investimenti in innovazione e contribuendo significativamente sul positivo andamento economico degli ultimi due anni.

Indipendentemente dalla presenza di incentivi fiscali è però fondamentale che anche le imprese più piccole colgano le enormi possibilità di miglioramento offerte dall’utilizzo intelligente di tecnologie avanzate che sono sempre più disponibili a costi accessibili.

La quarta rivoluzione industriale sta facendo emergere molto chiaramente quanto nel prossimo futuro i prodotti saranno sempre più inestricabilmente connessi con i loro dati di produzione. Dati di produzione, anche semplici, che raccolti sistematicamente da tutte le macchine presenti in un impianto possono, opportunamente elaborati, fornire utilissime informazioni per la gestione del processo manifatturiero.

Le tecnologie sono a portata di mano (sensori, capacità di elaborazione locale e nel Cloud, sistemi di comunicazione, sw per elaborazione dei dati tramite algoritmi di intelligenza artificiale). I dati possono essere efficacemente raccolti anche da macchine non particolarmente recenti introducendo qualche piccola e mirata modifica.

Siamo di fronte ad una enorme opportunità di miglioramento, che deve essere colta ora senza perdere altro tempo. Restare indietro potrebbe essere fatale.

 

Testimonianza di Up Solutions Srl (Dott. Antonio Pozzi)

Roncoroni Spa ha deciso di far intraprendere alla propria azienda un percorso di digitalizzazione:  una prima spinta alle aziende verso questa direzione è stata data anni fa da Unindustria Como.

Le esigenze dell’imprenditore odierno si possono riassumere nel quesito: “Quanto mi costa produrre un determinato prodotto e come posso diventare più efficiente?”

La risposta si focalizza su 3 punti:

  1. Sapere acquistare le materie prime;
  2. Avere un buon controllo di gestione;
  3. Velocizzare la produzione.

Le tecnologie abilitanti parte del Piano Industry 4.0 si concentrano sul miglioramento del terzo parametro.

Monitorando la velocità di produzione ed analizzando le cause di scostamento da quella ottimale, si possono effettuare dei calcoli più precisi relativi alla programmazione e consuntivazione degli ordini nonché calcolare in anticipo i fermo-macchina necessari alla manutenzione.

Va sottolineato l’impatto positivo delle nuove tecnologie (ERP, MES) sulla comunicazione tra i vari dipartimenti aziendali e con il Cliente finale (nonché sul rispetto dei tempi di consegna, ottimizzazione dei costi di trasporto, redazione di budget).

Per il progetto Roncoroni Spa si è affidato al partner UP SOLUTIONS ed ha utilizzato il software JUST MES.

 

Testimonianza di Synesis (Ing. Mauro Mazzolini )

Synesis ha effettuato la digitalizzazione di fabbrica nel settore dello stampaggio a caldo dell’ottone.

Il monitoraggio continuo del processo reso possibile da soluzioni basata su sensori avanzati, permette di ridurre drasticamente gli scarti e aumentare la qualità del prodotto in maniera sistematica e sotto controllo.

Allo stesso tempo la disponibilità di dati di processo provenienti in tempo reale dal campo ha permesso l’individuazione di criticità e inefficienze la cui risoluzione ha provocato un aumento significativo della produttività.

Interconnessione ed integrazione: le chiavi di volta dell’iperammortamento (Ing. Nadir Milani)

L’interconnessione e l’integrazione sono requisiti fondamentali per poter accedere all’agevolazione dell’iperammortamento.

Mentre la maggior parte dei requisiti dell’impianto/macchina  richiesti dalla normativa sono carico del costruttore dell’impianto/macchina (ivi compresa la “predisposizione” all’interconnessione), l’interconnessione effettiva e l’integrazione sono indiscutibilmente in capo all’acquirente.

In particolare sarà quest’ultimo che dovrà farsi carico di verificare la corretta connessione della macchina nella rete aziendale e dell’interscambio bidirezionale dei dati (solo in alcuni casi, infatti, è ammissibile la monodirezionalità).

Inoltre l’acquirente dovrà farsi carico di integrare l’impianto/macchina all’interno della rete aziendale.

L’integrazione potrà essere effettuata con la logistica di fabbrica (integrazione di tipo fisico o informativo), con la rete di fornitura (clienti e/o fornitori) e/o con le altre macchine del ciclo produttivo (logica M2M).

E’ indispensabile, in questi casi, avvalersi di un consulente esperto in materia in grado di guidare l’azienda nel raggiungimento dell’obiettivo non solo al fine di rispettare i parametri richiesti ma, soprattutto, al fine di aiutare l’azienda nell’ottimizzazione dei processi produttivi.

 

Perché Industria 4.0 non piace alle Pmi. Come superare le criticità (Ing. Massimiliano Cassinelli)

Benché l’iperammortamento stia stimolando l’innovazione nelle aziende manifatturiere, sono percentualmente poche le realtà che hanno davvero investito nell’ambito dell’innovazione, alcuni ostacoli frenano ancora l’adozione delle tecnologie abilitanti.

Numerose realtà produttive, in particolare, non hanno ancora un autentico gestionale, ma utilizzano strumenti ormai superati, che limitano l’efficienza e inducono spesso errori, che si ripercuotono sulla produzione.

Le aziende, inoltre, sono spaventate dall’uso dei nuovi strumenti informatici e dai rischi connessi. I criminali informatici, infatti, mirano oggi a sottrarre informazioni alle aziende, ma anche a danneggiare la produzione, per poi chiedere una sorta di “riscatto”.

Se a questo aggiungiamo la presenza, sul mercato, di consulenti impreparati, si viene a creare una situazione che, anziché promuovere l’innovazione, la rallenta. Da qui il consiglio, indirizzato a tutte le aziende, di scegliere con attenzione i consulenti a cui affidarsi, a partire dalla competenza specifica.

Industria 4.0, infatti, non deve essere vista solo come uno sconto fiscale (per quanto significativo), ma come un’autentica opportunità di innovazione.

Per questo l’ingegnere non è solo il certificatore di una situazione esistente. Al contrario, se possiede una conoscenza della tecnologia attuale e del mercato, può essere il coordinatore di un progetto che, coinvolgendo singoli specialisti, aiuta a introdurre strumenti informatici che migliorino davvero l’efficienza dei processi produttivi.